| Non era la prima volta che Ivo si trovava di fronte a una situazione difficile: i turni massacranti a lavoro, la parcella salata del dentista, le delusioni d'amore. Ma quella peperonata alle nove di sera era stata una pessima idea. Così, mentre si contorceva nel letto tra atroci dolori e rumori indecorosi, ormai sentiva appropinquarsi la fine. Nell'altra stanza Marco Sarro era già spirato da qualche ora.
All'improvviso, scosso da uno spasmo di inaudita potenza, Ivo credette di essere arrivato all'inferno. Davanti a lui sfilavano tutti i suoi nemici, i puristi, i crociati mastrorosati, gli stalker, e in un angolo i peggiori di tutti: quelli che gli facevano notare gli errori di battitura.
Mentre guardava in giro per cercare una via di fuga o strumenti per difendersi si fece avanti una figura alta e splendente, o forse tutto il contrario. Era Berlusconi.
-Buonasera!-
-Non è possibile! Ha già occupato tutti i canali tv, ora anche i sogni viene a guastarmi?-
-Suvvia De Palma, si saluta così un ex datore di lavoro? Io le sono molto grato per l'aiuto che mi ha dato nel rincoglionimen... ehm nella "moral suasion" del pubblico televisivo, che ha garantito il mio successo elettorale. Da piccoli venivano traghettati dai cartoni sulle mie televisioni, poi crescendo De Filippi e Grande Fratello facevano il resto!-
-Dove vuole arrivare?-
-E' presto detto. Vede, mi sono accorto che ho ancora bisogno di lei...-
-ASSOLUTAMENTE NO! Quello è un capitolo chiuso della mia vita, ora vivo doppiando solo film amatoriali e cuochi sboccati!-
-Lei è sempre troppo irascibile!-
Ed era vero, quella settimana aveva bloccato ben tre utenti che avevano taggato articoli contro l'olio di palma, sospettando fossero velate critiche verso di lui.
-Ma vede, quando si lavora per me il contratto è valido a vita, e anche dopo! Non vorrà mica che si vengano a sapere certe cose che ha fatto?-
-Sarebbe a dire?-
Silvio si girò e fece un cenno, dall'ombra avanzò un uomo, all'incirca della stessa età di De Palma. Dall'aspetto sembrava un barbone.
-E chi sarebbe questo?- chiese Ivo mezzo schifato.
-Non mi riconosci? Mi chiamo Manuele Rispoli e negli anni 80 ero una giovane promessa del doppiaggio milanese, mi serviva solo una serie per lanciarmi. L'occasione si presentò quando Italia 1 commissionò il doppiaggio del cartone animato Kiss Me Licia. Ero fiducioso delle mie capacità e conoscevo il direttore di doppiaggio, mi disse gli sarei piaciuto sul protagonista. Ma quando mi presentai al provino fui avvicinato da un energumeno occhialuto che voleva offrirmi il caffé. Stupidamente accettai, il più grande sbaglio della mia vita!-
Ad Ivo si mozzò il fiato.
-Dieci minuti dopo ero in bagno a vomitare, e persi la parte. Sono stato male per mesi, i medici dissero che avevo contratto un raro parassita africano, tutta la mia carriera era stata distrutta. Per colpa tua!-
-Queste sono solo calunnie!- urlò Ivo inviperito.
-Cribbio Ivo! Mettere parassiti nel caffé degli avversari, devo segnarmela!-
-Ora basta! Se credo di poter fare certe accuse ridicole senza una straccio di prova...-
-Eh eh, ma questo era solo l'antipasto caro Ivo! Sono venuto a sapere molto altro su di lei, per esempio che è un bel porcellone!-
-COSA VUOLE DIRE?-
-Mi consenta di spiegarle, riconosce questo giovane?-
Si fece avanti con il capo chino un ragazzo sui 20 anni. Ivo sbiancò appena lo riconobbe.
-TU! Cosa ci fai qui? Ho pagato il tuo silenzio!-
-Via via Ivo, crede che qualcosa possa sfuggire a me? Ma sentiamo cosa ha da dire questo giovane!-
Seguì un lungo silenzio, Ivo si mise a contare le gocce di sudore che gli colavano dalla fronte. Poi il ragazzo con voce tremante cominciò:
-Il mio nome non posso dirlo, vi basti sapere che qualche anno fa avevo una piccola parte in una serie doppiata da De Palma. Una sera finimmo tardi, a un collega venne il singhiozzo e voleva farselo riconoscere come malattia professionale. Io e De Palma eravamo gli ultimi rimasti nello studio, stavo per andarmene anche io quando mi chiamò in sala. Pensai gli servisse una mano per spegnere le luci, invece mi fece sedere e chiuse la porta, poi mise un video su uno schermo. Era un porno.-
Il ragazzo strinse i pugni e cominciò a tremare.
-Non me intendo ma credo fosse un prodotto dell'Europa dell'Est, la sicurezza non ce l'ho perché era senza audio. Quanto avrei voluto che fosse rimasto così!-
-Perché, che cosa accadde?- chiese Silvio incuriosito.
-A un certo punto cominciò a doppiare la scena. Ma la cosa più terrificante è che De Palma dava la voce non solo all'uomo, ma anche alla donna, contemporaneamente! E allora capii di essere in trappola.-
-Ti ha toccato?-
-No, era dall'altra parte della stanza. Ma quei sospiri, quei gemiti, e sopra tutto lo sguardo che mi teneva puntato addosso!!! La mattina dopo mi lincenziai immediatamente, ma De Palma continò a perseguitarmi per giorni al telefono chiedendomi di vedergli doppiare altri video osceni, alcuni anche con dei cavalli. La mia vita sessuale fu rovinata per sempre!-
-BASTA! BASTA! Farò ciò che vuoi ma non rivangare più il mio passato nefando!- implorò Ivo, in lacrime.
Silvio sorrise beffardo, tutte le altre persone erano sparite come se non ci fossero mai state.
-Ecco, vede? Abbiamo trovato un accordo. Le farò sapere tutti i dettagli nei prossimi giorni, per adesso limitiamoci a un piccolo favore. Domani c'è il referendum e ho bisogno che lei, Ivo, voti secondo i miei interessi. Non è una richiesta difficile, in fondo lo ha sempre fatto!-
-Ma se sono del PD!-
-Appunto!-
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